Cala la Notte

Cala la notte.. arrivano i tuoni, il vento e la pioggia. Non piove da mesi, potremmo esserne contenti e invece oggi che ci svegliamo dopo “un bel temporale” assistiamo al disastro. La furia dell’acqua ha portato insieme alla sua frescura, paura, danni anche irreversibili.

Io potrei anche andare avanti oggi per la mia strada: casa mia tutto ok, negozio tutto ok, affetti tutto ok.. ma allora perché dovrei riflettere su quanto successo? Perché riguarda me e voi direttamente anche se il mio e il vostro indirizzo di casa, esiste ancora.

Il problema che mi porta qui a scrivere ha un nome e cognome che immagino conosciate, è il signor “Cambiamento Climatico”. Il sig. Climatico ha deciso che questo anno (2022) dobbiamo capire, una volta per tutte, che è lui il problema dei problemi, di cui dobbiamo occuparci con priorità. E’ lui che determina le sorti sulle nostre vite, è lui che non aspetta che ci decidiamo nel 2030 a provare a cambiare il nostro stile di vita.

Perché parlo di stile di vita? Perché tutto quello che facciamo per vivere la nostra vita è natura, è ambiente, è uso responsabile o irresponsabile delle risorse che la Terra ci ha donato: piante, animali, uomo.. è tutto collegato e tutto sullo stesso piano. Perché al sig. Climatico non interessa che noi siamo “evoluti”, a lui non interessa se guidiamo una Fiat o una Jeep, a lui non interessa se andiamo dal parrucchiere tutti i giorni o una volta l’anno… per lui siamo tutti uguali.

Il problema è invece nostro, a noi invece interessa non essere tutti uguali, ci piace poter dire di aver raggiunto qualche status symbol o semplicemente di mostrarci sui social anche meglio di quello che in realtà siamo. E’ tempo di ascoltare il sig. Climatico, se vogliamo oggi e in futuro, mantenere questi “privilegi”, queste “distanze” tra noi e gli altri, anche legittime eh, del “ho fatto una vita di sacrifici per avere la mia casa”.

Ma come possiamo rispondere a Climatico in maniera incisiva? Ci sono 3 azioni che (principalmente) possono arrivare a portarci ad agire sul sig. Climatico, qualcuno le chiama la regola delle “tre R”: Riduci, Riusa, Ricicla 1) Riduci: un po’ di tutto, o tutto, quello che riesci, (sta a te e alla tua sensibilità capire la misura, ma qualcosa fai..) meno carne/pesce, meno derivati animali, meno plastica in casa e nei tuoi acquisti, meno auto per i tuoi spostamenti, meno acquisti d’impulso, meno consumismo.. 2) Riusa: il tuo shopping center di fiducia è casa tua! Spesso quello che ci serve è già in casa nostra (o di nostra mamma/nonna/amica..) chiedi e crea una rete di persone fidate in cui scambiarsi cose (che magari ci servono una volta all’anno) o semplicemente ripara quello che si rompe 3) Ricicla: riciclo creativo oppure fai attenzione a che fine fa quello che non ti serve più (smaltisci correttamente)

Cosa vuol dire tutto questo? Una vita infelice? ..No! Quale vita è infelice se è più essenziale e ricca di poche ma “buone cose”? più ricca di esperienze nuove (anche a tavola), dove si sperimentano stili di vita diversi e si hanno meno paletti verso i cambiamenti?

Sono inutili queste azioni? ..No! Perché tutto questo definisce “il sentire popolare”. Significa con le nostre scelte e interessi definire che chi vuole farsi eleggere (o si spera anche perché ci crede) di prendere decisioni e azioni che abbiano ricadute incisive per cambiare lo status quo. Il sistema economico attuale è ancora troppo orientato al business “come si è sempre fatto” quando molti segnali, come quello di ieri sera e la siccità prima, ci dicono che il sig. Climatico non approva.

[Vi ho raccontato questa storietta perché dietro quello che succede qui oggi, grazie alla letteratura scientifica degli ultimi 50 anni (anni ’70 in poi circa), si sa che è collegato per es. a quello che succede in Brasile. Si chiama “sistema Terra” proprio perché abbiamo a che fare con un “sistema”, non si viaggia a compartimenti stagni purtroppo. Tutto questo accade sulla Terra, un pianeta fatto di risorse finite, dove siamo sempre di più (come popolazione umana), dove gli allevamenti e la sovrapproduzione e l’utilizzo sconsiderato di materie prime (per es. per crearci un capo all’ultimo grido ogni settimana) stanno consumando i corsi d’acqua, inquinando i mari ecc. E’ il 2022, bisogna iniziare ad avere coscienza e muoversi di conseguenza: “fare il NOSTRO meglio per il Pianeta vivendo Locale”]